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La “nuova” Lazio è pronta per partire
Verso il ritiro con 39 giocatori: andranno tutti ad Auronzo
ROMA (30 giugno) - Anno nuovo e tecnico nuovo. Ma stessa squadra. E con oltre venti milioni spesi sul mercato. Un paradosso? No, la semplice realtà dei fatti. Ad oggi, e più precisamente a sette giorni dal raduno di Formello, la Lazio è molto simile a quella della passata stagione, eccezion fatta per Eliseu e Bizzarri, ma ha pure un organico assai numeroso. Già perché allo stato attuale sono 39 i giocatori che si presenteranno domenica prossima per il ritiro estivo di Auronzo di Cadore.
Gli unici a cui è stata concessa una proroga di un paio di settimane sono Baronio e Bonetto che hanno concluso la stagione in ritardo rispetto agli altri a causa degli spareggi per la serie A. Entrambi restano in vacanza e se nel frattempo non troveranno una squadra, intorno al 14-15 luglio partiranno per il Trentino e raggiungeranno Ballardini. Tutti gli altri, volenti o nolenti, faranno la preparazione con la squadra.
Non succederà, insomma, come l’anno scorso: con un gruppo che partì per il ritiro e un altro che restò a lavorare a Formello. L’intenzione della società, sempre ad oggi, è quella di far allenare tutti i giocatori alle stesse condizioni. Il problema resta. Lotito e Tare vorrebbero snellire la rosa, hanno fatto capire di voler portare qualche rinforzo a Ballardini (difensore, centrocampista e attaccante come minimo), ma tutte le trattative iniziate sono per ora finite nel nulla.
La società biancoceleste è una di quelle che ha speso di più in questo mercato: quasi 24 milioni, ma la maggior parte, 20, sono andati via per acquistare Mauro Zarate. Il resto, poco meno di tre milioni, per arrivare a Eliseu e Bizzarri, con il portoghese che, almeno per quelle che sono le dichiarazioni ufficiali, sarebbe fra i titolari. La squadra sulla quale dovrà lavorare il nuovo tecnico è la stessa dell’anno passato: a voler andare via sono due pezzi da novanta come Pandev (ieri Lotito, in una roboante dichiarazione via etere, ha minacciato di “inchiodarlo alla panchina”) e Ledesma.
Per entrambi, al momento, non è ancora arrivata un’offerta ritenuta adeguata. Ma non sono gli unici. A loro vanno aggiunti anche De Silvestri e Cribari: pure loro vorrebbero cambiare aria, ma le richieste sono tiepide. Qualche club si sarebbe fatto avanti per tutti e quattro, ma per Lotito i soldi sul tappeto non sono sufficienti. Futuro incerto anche per altri giocatori che però non rientrano in alcun modo nei piani tecnici della società.
Stendardo e Zauri sono i primi della lista, non sono graditi da una parte dello spogliatoio, così attendono e sperano di trovare una sistemazione. Per il centrale napoletano ci sono Cagliari e Bologna, stesso discorso per Zauri, anche se per lui in più ci sarebbe anche il Parma. Scorrendo la lista, tra i cedibili compaiono pure Manfredini, Del Nero, Berni, Quadri e, forse, Dabo. La Lazio spera nell’arrivo di qualche proposta anche per loro. Un filo di speranza c’è per Lionel Scaloni e Stephen Makinwa. Per il nigeriano c’è una promessa dal Malaga, mentre l’argentino spinge per tornare in patria, all’Estudiantes.
I giovani che andranno a fare esperienza saranno diversi: tra loro Tuia che fino a qualche giorno fa sembrava certo di andare al Crotone ma ora sarebbe nei piani del Frosinone; e Cinelli preso in prestito dal Lumezzane. A farsi le ossa in provincia, sempre in prestito, anche uno tra Mendicino e Kozak.
Il Messaggero
Verso il ritiro con 39 giocatori: andranno tutti ad Auronzo
ROMA (30 giugno) - Anno nuovo e tecnico nuovo. Ma stessa squadra. E con oltre venti milioni spesi sul mercato. Un paradosso? No, la semplice realtà dei fatti. Ad oggi, e più precisamente a sette giorni dal raduno di Formello, la Lazio è molto simile a quella della passata stagione, eccezion fatta per Eliseu e Bizzarri, ma ha pure un organico assai numeroso. Già perché allo stato attuale sono 39 i giocatori che si presenteranno domenica prossima per il ritiro estivo di Auronzo di Cadore.
Gli unici a cui è stata concessa una proroga di un paio di settimane sono Baronio e Bonetto che hanno concluso la stagione in ritardo rispetto agli altri a causa degli spareggi per la serie A. Entrambi restano in vacanza e se nel frattempo non troveranno una squadra, intorno al 14-15 luglio partiranno per il Trentino e raggiungeranno Ballardini. Tutti gli altri, volenti o nolenti, faranno la preparazione con la squadra.
Non succederà, insomma, come l’anno scorso: con un gruppo che partì per il ritiro e un altro che restò a lavorare a Formello. L’intenzione della società, sempre ad oggi, è quella di far allenare tutti i giocatori alle stesse condizioni. Il problema resta. Lotito e Tare vorrebbero snellire la rosa, hanno fatto capire di voler portare qualche rinforzo a Ballardini (difensore, centrocampista e attaccante come minimo), ma tutte le trattative iniziate sono per ora finite nel nulla.
La società biancoceleste è una di quelle che ha speso di più in questo mercato: quasi 24 milioni, ma la maggior parte, 20, sono andati via per acquistare Mauro Zarate. Il resto, poco meno di tre milioni, per arrivare a Eliseu e Bizzarri, con il portoghese che, almeno per quelle che sono le dichiarazioni ufficiali, sarebbe fra i titolari. La squadra sulla quale dovrà lavorare il nuovo tecnico è la stessa dell’anno passato: a voler andare via sono due pezzi da novanta come Pandev (ieri Lotito, in una roboante dichiarazione via etere, ha minacciato di “inchiodarlo alla panchina”) e Ledesma.
Per entrambi, al momento, non è ancora arrivata un’offerta ritenuta adeguata. Ma non sono gli unici. A loro vanno aggiunti anche De Silvestri e Cribari: pure loro vorrebbero cambiare aria, ma le richieste sono tiepide. Qualche club si sarebbe fatto avanti per tutti e quattro, ma per Lotito i soldi sul tappeto non sono sufficienti. Futuro incerto anche per altri giocatori che però non rientrano in alcun modo nei piani tecnici della società.
Stendardo e Zauri sono i primi della lista, non sono graditi da una parte dello spogliatoio, così attendono e sperano di trovare una sistemazione. Per il centrale napoletano ci sono Cagliari e Bologna, stesso discorso per Zauri, anche se per lui in più ci sarebbe anche il Parma. Scorrendo la lista, tra i cedibili compaiono pure Manfredini, Del Nero, Berni, Quadri e, forse, Dabo. La Lazio spera nell’arrivo di qualche proposta anche per loro. Un filo di speranza c’è per Lionel Scaloni e Stephen Makinwa. Per il nigeriano c’è una promessa dal Malaga, mentre l’argentino spinge per tornare in patria, all’Estudiantes.
I giovani che andranno a fare esperienza saranno diversi: tra loro Tuia che fino a qualche giorno fa sembrava certo di andare al Crotone ma ora sarebbe nei piani del Frosinone; e Cinelli preso in prestito dal Lumezzane. A farsi le ossa in provincia, sempre in prestito, anche uno tra Mendicino e Kozak.
Il Messaggero
