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Usa, sì della Camera alla legge sul clima:
limite alle emissioni di gas
WASHINGTON (27 giugno) - La Camera dei Rappresentanti americana ha approvato venerdì per 219 voti a 212 una importante legge sul clima che pone severi limiti alle emissioni di gas inquinanti. La legge, che deve ancora essere approvata dal Senato, è considerata dalla amministrazione Obama una delle maggiori priorità della agenda del presidente americano. La legge impone alle compagnie americane - incluse le raffinerie e le centrali di energia - di ridurre le emissioni di gas inquinanti (associate al mutamento del clima) con una percentuale del 17 per cento entro il 2020 e dell'83 per cento entro il 2050, prendendo come punto di riferimento i livelli del 2005.
Il presidente americano Barack Obama, citato dai media Usa, si è detto felice del risultato ed ha definito il progetto come «una vittoria del futuro sul passato» nonchè come «una passaggio audace e necessario».
La legge mira, oltre a creare una produzione di energia meno inquinante, a ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni di petrolio estero con un passaggio graduale alla energia pulita al posto del petrolio e del carbone. La legge è stata approvata dalla Camera col sostegno quasi esclusivo della maggioranza democratica: solo otto repubblicani hanno votato a sostegno della misura. I sostenitori della legge sottolineano il beneficio per l'ambiente mentre i critici affermano che la legge provocherà la chiusura di numerosi posti di lavoro.
Il Messaggero
limite alle emissioni di gas
WASHINGTON (27 giugno) - La Camera dei Rappresentanti americana ha approvato venerdì per 219 voti a 212 una importante legge sul clima che pone severi limiti alle emissioni di gas inquinanti. La legge, che deve ancora essere approvata dal Senato, è considerata dalla amministrazione Obama una delle maggiori priorità della agenda del presidente americano. La legge impone alle compagnie americane - incluse le raffinerie e le centrali di energia - di ridurre le emissioni di gas inquinanti (associate al mutamento del clima) con una percentuale del 17 per cento entro il 2020 e dell'83 per cento entro il 2050, prendendo come punto di riferimento i livelli del 2005.
Il presidente americano Barack Obama, citato dai media Usa, si è detto felice del risultato ed ha definito il progetto come «una vittoria del futuro sul passato» nonchè come «una passaggio audace e necessario».
La legge mira, oltre a creare una produzione di energia meno inquinante, a ridurre la dipendenza degli Stati Uniti dalle importazioni di petrolio estero con un passaggio graduale alla energia pulita al posto del petrolio e del carbone. La legge è stata approvata dalla Camera col sostegno quasi esclusivo della maggioranza democratica: solo otto repubblicani hanno votato a sostegno della misura. I sostenitori della legge sottolineano il beneficio per l'ambiente mentre i critici affermano che la legge provocherà la chiusura di numerosi posti di lavoro.
Il Messaggero
